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Vicenza, quanti "ex" sulle panchine di A e B

Gli ultimi tre mister della massima serie (Guidolin, Colomba e Reja) alleneranno nell'elite calcistica, tra i cadetti Mandorlini. Ma ci sono anche Di Carlo (tornato al Chievo) e le "novità" Fortunato, Carbone e Dal Canto

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Vicenza, quanti "ex" sulle panchine di A e B

(C.R.) Tre in serie A (Francesco Guidolin, Edy Reja e Franco Colomba), uno in serie B (Andrea Mandorlini). Sono gli ex tecnici del Vicenza, a cui è stata affidata una panchina in vista della stagione 2011-2012. Un poker di mister a cui si aggiungono una serie di personaggi che, pur senza essere alla guida della prima squadra, hanno scritto pagine di storia biancorossa, più o meno recente: si tratta di Mimmo Di Carlo (tornato ad allenare il Chievo in serie A dopo la doppia esperienza dal 2008 al 2010) e di tre novità, o quasi, riguardanti ex calciatori, che rispondono al nome di Daniele Fortunato, Alessandro Dal Canto e Benito "Benny" Carbone.

GLI ULTIMI TRE DELLA SERIE A. C'è un dato statistico, che balza agli occhi anche nelle tabelle qui a fianco, ossia il fatto che gli ultimi tre allenatori che il Vicenza ha avuto negli anni della serie A, purtroppo ormai lontani una decina d'anni, occuperanno nella nuova stagione ormai alle Vicenza, quanti porte, altrettante panchine di serie A: si tratta di Francesco Guidolin (in biancorosso dal 1994 al 1998) alla guida dell'Udinese, di Franco Colomba (prima metà del campionato 1998-1999) sulla panchina del Parma e di Edy Reja (dal 1999 al 2001, per complessive due stagioni e mezzo) riconfermato mister della Lazio. In serie A, ed è un ritorno che fa piacere dopo la sfortunata parentesi alla guida della Sampdoria, c'è posto anche per Mimmo Di Carlo, 47 anni, residente a Vicenza con moglie e due figlie, che pur non avendo mai guidato la prima squadra biancorossa, rappresenta uno dei "miti" biancorossi, capitano negli anni d'oro della Coppa Italia e della Coppe delle Coppe e successivamente tecnico della Primavera.

LOTTA TRA GRANDI. Nella parte finale dello scorso campionato di serie A ai tifosi vicentini (soprattutto ai più nostalgici...) non sarà passato inosservato la lotta spalla a spalla, per un posto in Champions League, tra la Lazio di Edy Reja e Vicenza, quanti l’Udinese di Francesco Guidolin, con quest'ultimo che è poi riuscito nell'impresa di ottenere la storica qualificazione nell'ex-Coppa dei Campioni. Al di là di come è andata a finire c'è da dire che a distanza di oltre un decennio, questi due mister, molto amati dal popolo biancorosso (soprattutto Guidolin), i due vengano considerati a giusta ragione tra i migliori allenatori italiani. Entrambi, ormai tecnici navigati – Guidolin è ormai vicino ai 56 anni, Reja ne compirà 66 ad ottobre – stanno sfruttando con l'esperienza e la furbizia un'intera vita passata in panchina. L'augurio è che loro squadre anche quest'anno siano protagoniste, mentre l'augurio più grande a Guidolin è quello di accedere ai gironi di Champions League.

IL RITORNO DEL "NEMICO". In serie B c'è invece un solo ex allenatore del Vicenza, ossia quell'Andrea Mandorlini, 50 anni, che ha condotto in serie B l'Hellas Verona (in riva all'Adige hanno sottolineato Vicenza, quanti a caratteri cubitali meriti del tecnico, indubbiamente bravo nel compiere l'impresa) e che ora la squadra biancorossa incrocerà sulla propria strada, dopo che lo stesso allenatore è stato riconfermato sulla panchina gialloblu. L'impressione è che Mandorlini, in questo momento probabilmente il tecnico avversario meno amato (diciamo così...) dalla tifoseria berica, riceverà più fischi che applausi quando tornerà al Menti. E d'altronde lui non sembra fare molto per cercare la pace con il popolo biancorosso se è vero che nelle interviste successive alla promozione in B non ha perso l'occasione per rinverdire le polemiche dicendo di attendere con impazienza il "derby con i magnagati".

DAL CAMPO ALLA PANCHINA. Sulla propria strada il Vicenza incontrerà altre tre vecchie conoscenze della sua storia, tutti ex biancorossi che hanno lasciato un ottimo ricordo tra i tifosi e che in serie B approdano come tecnici esordienti o quasi, che, quindi, confidano in questa stagione per un rilancio nella loro nuova carriera. [tabella a des., clic per ingrandire]

Vicenza, quanti "ex" sulle panchine di A e BAndando in ordine di età e partendo dai meno giovani, il primo è Daniele Fortunato, 48 anni, mediano del Vicenza dal 1985 ai 1987 (ai tempi del compianto Bruno Giorgi), che guiderà l'Albinoleffe, squadra che ha già diretto quest'anno per un paio di mesi al posto di Emiliano Mondonico, con quest'ultimo che a fine stagione ha deciso di mettersi da parte per potersi curare. Fortunato ha sposato una vicentina (la figlia del pasticciere Bolzani) e molto spesso è facile vederlo in pasticceria o in centro: dopo una comunque positiva carriera di allenatore ha un'ottima occasione per mettersi in luce.

Il secondo, che troviamo sulla panchina del Varese, un altro ex molto applaudito per il suo tocco felpato e lanci millimetrici, è Benito "Benny" Carbone, 40 anni, uno dei pochi registi (nel vero senso della parola) che il Vicenza ha avuto negli Anni Duemila: il fantasista ha giocato in biancorosso nel campionato 2005-2006, dove ha collezionato 28 assist e 5 reti all'attivo, alcune delle quali di ottima fattura. Eredità molto difficile la sua, non solo perchè non sarà facile sostituire Sannino, ma soprattutto per il fatto che quest'anno il Varese, da matricola, è approdata ai play-off promozione e fare meglio sarà francamente molto difficile.

Il terzo è Alessandro Dal Canto, 36 anni, in biancorosso in sei stagioni diverse come terzino, grande protagonista dello splendido finale di campionato del Padova che dopo il suo arrivo (lui, allenatore della Primavera, è subentrato ad inizio aprile ad Alessandro Calori) è stato riconfermato, con un contratto biennale, dal patron Marcello Cestaro, alla guida della squadra biancoscudata. Anche per lui non sarà facile ripetere il recente exploit (finale promozione persa con il Novara) ma in ogni caso, a un'età giovanissima come allenatore, ha una chance favolosa in un ambiente che conosce a meraviglia. Anche lui ha sposato una vicentina, a conferma di un legame con i colori biancorossi.

 

nr. 26 anno XVI del 9 luglio 2011

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