Un tempo quando nevicava e Monte Berico diventava tutto bianco i ragazzini, e anche non pochi adulti, si divertivano a scendere lungo i pendii cavalcando dei slittini. Alcuni anche fatti in casa, con qualche pezzo di legno e tanta buona volontà. Slitte vere e proprie non mi pare che ci fossero, almeno io non ne ho memoria. Oggigiorno questa assenza viene abbondantemente superata dalla nostra efficiente, si fa per dire, amministrazione comunale. Ogni iniziativa, magari bella e attraente, slitta. Non mi è mai capitato di sentire, e leggere, questa parola così spesso come ora. Slitta tutto. Anche se non c’è la neve. L’elenco potrebbe essere lunghissimo, ma mi limito a ricordare le ultime “slittate”. Non si può che partire dalla TAV, poi diventata TAC, ora non si sa bene cosa sarà ma certamente ancora una volta l’inizio della grande opera, slitterà.
Oltre che slittare con a bordo l’intera giunta si assiste anche, dopo il sondaggio e la ricerca telematica, ad autentiche capriole dei nostri amministratori. Così come slitterà il programma delle grandi mostre. In effetti ha già iniziato a slittare. Abbondantemente. E le capriole in questo caso le fa il vicesindaco con il suo consulente, pardon direttore scientifico. Slitterà la decisione dell’utilizzo dell’ex Macello, così come slitta l’utilizzo dell’ex Centrale del latte. Ma poi slitta anche la piazza di Bertesina, come sta slittando, alla grande, la messa in sicurezza di Campo Marzo dove a fare le capriole ci prova l’assessore alla sicurezza. Per non parlare del Parco della Pace che pace non ha. Terreno esclusivo, per le capriole, del sindaco. Non dimentichiamoci del Ponte di Debba. Quello è slittato da un bel po’. Slitta pure, e non di poco, la vicenda della ristrutturazione del Mercato Generale.
Come pure slitta la sistemazione della ex Colonia Bedin Aldighieri, con relativo parco ceduto dall’IPAB al Comune eppure c’era un impegno che stabiliva “ Al Comune verrà dato in gestione il parco dell'ex colonia Bedin Aldighieri, in Gogna. In cambio l'Ipab riconvertirà con uffici e negozi palazzo Serbelloni” Il risultato? Nulla di fatto e il parco è in completo abbandono. Slitta, paurosamente slitta, la (con)fusione dell’ Ente Fiera con chissà mai chi e chissà mai quando come avviene e avverrà per la Biblioteca Bertoliana che sta languendo seguita a ruota da La Vigna. Dimentichiamoci del “nuovo Centro Civico che raggrupperà tutti i servizi comunali, Polizia Locale compresa, in una sede moderna e accessibile” che non solo è slittato ma addirittura appare affondato in una neve che non c’è. E continua slittare la tanto conclamata: “Realizzazione del “Polo della creatività” nell’area della ex Fiera come luogo privilegiato per il confronto, lo scambio e la contaminazione tra riflessione culturale “classica” e“contemporanea”, e luogo di incontro e collaborazione strutturale tra mondo produttivo e sfera culturale. Risorse da reperire tramite l’alienazione dell’ex Macello” e i risultati si vedono. O meglio non si vedono perché praticamente nulla è stato realizzato. Ma la lista potrebbe continuare. Mi limito, almeno per ora a rammentare un impegno “solenne” della Amministrazione “La partecipazione diretta dei cittadini alle scelte istituzionali è una componente primaria dell’evoluzione democratica di una società avanzata. Essa quindi va considerata un obiettivo determinante e non un aspetto marginale”. Per quanto mi sforzi, oltre alla barzelletta del sondaggio, paurosamente naufragato nel ridicolo per la valutazione della Tav, altro non vi è stato che possa essere definito “partecipazione alle scelte” da parte della cittadinanza. Tanto meno quella burla del “bilancio partecipato”. Trecentomila euro, pare questa la cifra in bilancio messa a disposizione con un bando per questa vicenda, su 90 milioni di euro, sono pressappoco lo 0,33%. Tutto è slittato ma dove sia finito il programma di questa amministrazione ancora non si sa.