È cosa fatta, manca soltanto l'ufficialità, ma è soltanto una questione burocratica. Solagna ha una nuova maggioranza decisa a governare dopo avere mandato all'opposizione uno dei protagonisti della politica e dell'amministrazione paesana dai tempi della Democrazia Cristiana e che per dieci anni ha svolto il ruolo di primattore in Comune con l'incarico di sindaco. Parliamo di Gianandrea Bellò che, dopo avere lavorato alla costruzione di una lista, in opposizione ad alcuni suoi ex amministratori, s'è visto defenestrare dalla stessa creatura politica che aveva costruito per cedergli il posto di primo cittadino, incarico che la legge, dopo i due mandati, non gli consentiva più di proseguire. Carlo Nervo, che passerà alla storia sicuramente molto più come calciatore del Bologna che non come sindaco di Solagna, ha provocato il terremoto in meno di nove mesi dall'inizio di questa sua originalissima esperienza amministrativa. Il miele della vittoria conseguita con la lista di "Forza Solagna", creata da Bellò, s'è trasformato ben presto in un amarissimo veleno. Dopo la parentesi estiva sono cominciati i primi dissapori e, a novembre, due dei quattro assessori scelti da Nervo hanno detto addio alla Giunta. Emanuela Todesco e Fabiola Stevanin hanno mollato per motivazioni diverse e sono rimaste in attesa di sostituti per un bel po'. Dopo le festività natalizie Nervo ha mandato a casa anche il suo vicesindaco, Gianandrea Bellò, proprio quel politico di razza che lo aveva chiamato a prendere il suo posto. Con lui è andata via anche Manuela Martini. Bellò è stato sostituito da Roberto Ferracin, della stessa lista, mentre a seguire l'importante assessorato all'urbanistica, il sindaco ha chiamato un tecnico esterno: Mirco Campagnolo. Decimata la lista di "Forza Solagna", che lo aveva fatto vincere portando a casa il 47,7 per cento di consensi con ben 529 suffragi, Nervo ha pensato bene di guardare altrove per poter governare ed ha chiesto conforto alle opposizioni. Gli ha risposto soltanto la lista "Per il bene comune", guidata da Mario Carraro, candidato sindaco alle ultime amministrative che, grazie al 31,7 per cento di voti, s'era posizionato in Consiglio, pur all'opposizione, con altri due colleghi: Diego Andolfatto e Daniele Nervo. Carraro ha detto sì alla richiesta del sindaco di entrare in Giunta e di passare quindi dalle file della minoranza a quelle della maggioranza.
«Vedremo che cosa dirà il nostro gruppo», ci aveva confidato Mario Carraro all'indomani delle sollecitazioni del sindaco di entrare in Giunta. «Lunedì ci siamo riuniti - ci ha spiegato adesso - ed abbiamo fatto tutta una serie di valutazioni. Al termine del confronto a larghissima maggioranza s'è deciso di accettare l'invito del sindaco di entrare in Giunta e, conseguentemente, nella maggioranza del Consiglio. Non c'è stata l'unanimità, come è giusto che sia in democrazia, ma una maggioranza marcata che ci ha fatto capire che siamo sulla strada giusta».
Mario Carraro quindi sarà il prossimo assessore con l'incarico di seguire bilancio e tributi. Non ha accettato l'invito di entrare in Giunta invece Mariano Andolfatto della lista "Insieme per Solagna", annunciando la sua disponibilità a votare a favore delle delibere consiliari a seconda delle proposte che verranno avanzate. L'ex vicesindaco Bellò non vuole commentare questa decisione. «Attendiamo l'ufficialità degli atti", afferma. È ovvio comunque che, a questo punto, l'ex vicesindaco si vedrà costretto a passare all'opposizione. Lo dovrebbero seguire, a quanto si dice, altri quattro consiglieri che, con lui, farebbero cinque. Con Nervo resterebbero il vicesindaco Ferracin, i due nuovi consiglieri (Gabriele Gheno e Alessandra Bertolini) che hanno sostituito le due donne assessori uscite di scena, i tre consiglieri della lista "Per il bene comune" di Mario Carraro e l'appoggio ondivago di Mariano Andolfatto della lista "Insieme per Solagna». Se i numeri venissero confermati, il sindaco potrebbe contare su una maggioranza con uno scarto certo di due voti più quello di Mariano Andolfatto. Già circolano però voci, a Solagna, su possibili cambi di posizione sia negli uni che negli altri schieramenti. I prossimi mesi diranno se questa nuova formula amministrativa potrà o meno reggere o se ci sarà la necessità di ricorrere all'intervento di un commissario straordinario in attesa di nuove elezioni comunali. Certo che questa situazione ha fatto scalpore in paese, specie dopo che per cinque anni Solagna, uno dei rarissimi Comuni del Vicentino, aveva vissuto con la totale assenza di opposizioni in Consiglio comunale.
nr. 06 anno XV del 20 febbraio 2010