Il Bassanese, sotto l’aspetto della produzione ceramica, si sta aprendo alla Cina. Sembra un paradosso, ma lo dimostra un viaggio della delegazione dell’Associazione Italiana Città della ceramica (Aicc) in Cina, a Fuping (nella Regione di Xi’an, la città dei “Guerrieri di Terracotta”), al quale, assieme ad un gruppo composto da rappresentanti di Comuni di nota presenza di aziende ceramiche, quali Montelupo Fiorentino, Orvieto, Burgio e Faenza, hanno partecipato l’ex sindaco di Nove, nonché vicepresidente dell’Associazione delle città della ceramica, per il Nord Italia, Chiara Luisetto e l’ex assessore del Comune di Bassano, Cristina Busnelli
La delegazione dell’Aicc, nei due giorni trascorsi a Fuping, ha avuto modo di visitare il Centro internazionale ed il Museo Flicam, che ospita, in diversi padiglioni espositivi dedicati alle diverse nazioni e continenti, opere di artisti contemporanei da tutto il mondo (presenti nel padiglione italiano opere di Nino Caruso, Antonella Cimatti, Giuliana Geronazzo, Adriano Leverone, Giorgio di Palma, Rolando Giovannini, Guido Mariani, Mirta Morigi, Martha Pachon, Francesco Raimondi, Paolo Staccioli, Enrico Stropparo) e di proporsi come promotrice per la realizzazione di nuove residenze di ceramisti italiani nel corso del 2019.
L’interesse dimostrato dal Fuping Pottery Art Village è risultato superiore alle aspettative, al punto che, nel corso del lungo incontro bilaterale, è stata valutata la realizzazione di un progetto più ampio, che veda l’Italia protagonista nel 2020 in occasione dei festeggiamenti per il ventennale del Flicam.
Al termine dell’incontro, Aicc e Fuping Pottery Art Village hanno voluto ampliare e concretizzare gli obiettivi discussi tramite la sottoscrizione di una dichiarazione di intenti con un impegno reciproco quinquennale.
La notizia della missione di cinque Amministrazioni italiane in Cina non è sfuggita però agli amministratori di Xi’an (la capitale storica della Cina antica prima di Pechino e sede dei “Guerrieri di Terracotta”), nella cui provincia si trova Fuping. Aicc è stata perciò invitata alla visita ed alla discussione di ipotesi di collaborazione con il distretto di XiXian, una nuova “area modello” in costruzione nella periferia della stessa Xian.
Particolarmente costruttivo l’incontro con il Presidente del distretto William ChenHui, anche membro della Commissione affari nazionali, e il Vicedirettore del Parco per l’educazione e la cultura Lin Wang i quali hanno illustrato gli obiettivi di qualità della vita, eccellenza ambientale e preservazione dell’identità culturale, che il nuovo insediamento avrà, concordando una collaborazione con Aicc: anche in questo caso é stato sottoscritto un accordo di intenti per la realizzazione di azioni comuni in campo culturale, turistico, enogastronomico ed architettonico.
“Abbiamo avuto l’occasione di portare il nostro saper fare artigiano ed artistico nel confronto con grandi realtà culturali ed imprenditoriali cinesi – commenta la vicepresidente novese Chiara Luisetto - Una opportunità che come Associazione dovremo ora coltivare, per rendere concreti i benefici reciproci per i nostri artisti ed artigiani. Un primo grande risultato i cui frutti vanno coltivati con determinazione. Come Vicepresidente credo sia essenziale che Aicc sviluppi con crescente concretezza relazioni e scambi che ci facciano conoscere, che parlino delle nostre quaranta città e della lunga storia che ci accomuna. È stato un onore aver preso parte a questa delegazione ed un impegno ad accompagnare Paolo Masetti, capo delegazione, in questo percorso di mutuo avvicinamento tra mondi che sempre di più dovranno dialogare a beneficio dei nostri artisti e delle nostre aziende”.
In seguito ai contatti maturati durante il tour in Cina il Fuping Pottery Art Village e il Flicam museum hanno dato la disponibilità ad ospitare a Fuping, nelle vicinanze di Xian, una cinquantina di ceramisti italiani selezionati dall’Associazione Italiana città della ceramica per una serie di workshop. I ceramisti che parteciperanno saranno chiamati a realizzare, nel periodo dei workshop, da un minimo di uno ad un massimo di tre opere significative, anche di grandi dimensioni, che, a seguito di una valutazione positiva da parte del comitato scientifico del progetto, rimarranno in esposizione, permanente o temporanea, presso il Museo Flicam. Dovranno poi realizzare ulteriori opere in serie di piccole dimensioni, che verranno esposte presso la galleria di proprietà del Fuping Pottery Art Village presente nel centro storico di Xian.
Non è la prima volta, ad onor del vero, che il mandamento, ed in particolare Nove, si approccia alla Cina per parlare di ceramica. Lo ha fatto, nel 2011, l’assessore di Nove Claudio Gheller, che allora, nella veste di vicepresidente dell’Associazione delle città della ceramica, come è accaduto per l’ex sindaco Chiara Luisetto, ha fatto parte di una delegazione italiana, recatasi nel paese d’Oriente per cercare di capire se davvero vi sia da preoccuparsi dell’invasione della ceramica cinese. Gheller si accorse allora che la Cina non aveva grandi pretese di esportare la ceramica in Europa e specie in Italia ben sapendo i produttori di quella nazione che da noi le aziende produttrici di oggetti in ceramica sono numerose e sparse in almeno 35 città.
Nel corso dell'incontro a Fuping le due parti hanno concordato la disponibilità del Fuping Pottery Art Village e Flicam Museum di ospitare a Fuping, nel biennio 2019 - 2020, ceramisti italiani, selezionati da Aicc, per l'attuazione di workshop. Il bando si propone di selezionare ceramisti (artisti ed artigiani, comunque in possesso di partita Iva) per l'attuazione di workshop presso il Fuping Pottery Art Village di Fuping in Cina. Il numero di ceramisti da selezionare varierà tra venti e cinquanta nell'arco del periodo giugno 2019 - ottobre 2020. La durata di un singolo workshop sarà di trenta giorni ed i workshop si susseguiranno con la massima continuità, auspicabilmente con la sovrapposizione di una settimana tra due workshop successivi, affinché l'incontro tra i due gruppi e la comunicazione di esperienze faciliti il lavoro e migliori i risultati.
Ad ogni workshop parteciperanno in contemporanea tra tre a cinque ceramisti italiani, identificati sulla base di specifiche caratteristiche (età, competenze, esperienza pregressa in Cina, ecc.) al fine di creare gruppi eterogenei e complementari. Fra Bassano e Nove si stanno ora cercando i papabili ceramisti disposti a partecipare a questa allettante proposta.
nr. 23 anno XXIV del 15 giugno 2019