NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Popolazione in continuo aumento,
ma soltanto grazie gli immigrati

di Gianni Celi

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Popolazione in continuo aumento,<br>
ma soltanto

Merita un approfondimento la conoscenza dell’andamento demografico all’interno del Comune di Bassano del Grappa. Partiamo allora dall’ultimo dato che fotografa il numero di abitanti. Ebbene, il 31 dicembre del 2018, Bassano contava 43.412 abitanti , in lieve calo rispetto all’anno precedente, ma con un trend in aumento nell’ultimo quinquennio, a conferma della tendenza del passato vista in continua crescita. Diciannove anni fa, nel 2001, erano 40.719 i residenti nel territorio comunale. Da allora c’è stata una lievitazione lenta, ma costante, ad eccezione di una lieve flessione nel 2006 (meno 0,04 per cento) e nel 2011 (meno 1,54 per cento).

La natalità degli ultimi cinque anni è calata e nel 2018 ha raggiunto il livello di 7,3 nati per 1000 abitanti. Dal 2001 il calo è stato costante, ad eccezione degli anni 2005 (21 nati in più), 2008 (23), 2011(25) e del 2016 20). Il tasso di natalità è rimasto al di sotto di quello di mortalità, dando luogo ad un saldo naturale negativo, ora pari a -229, mentre il saldo migratorio è positivo, pari a +160 nel 2018. Lo studio dei principali indicatori demografici, effettuato dal Comune,  evidenzia la tendenza al progressivo invecchiamento dei cittadini bassanesi, caratterizzato da un numero sempre maggiore di adulti ed anziani a fronte di un numero molto limitato di bambini e ragazzi. L’età media dei residenti a Bassano, in continuo aumento, è pari a 45,8 anni. L’indice di vecchiaia denota che ci sono 189 persone sopra i 64 anni ogni 100 ragazzi sotto i 15 anni d’età, mentre la percentuale di over 64 è pari a 24,6%. L’indice di dipendenza rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) rispetto a quella attiva (15-64 anni). Esso mostra che 60 persone, tra bambini e anziani, sono teoricamente a carico di cento giovani e adulti in età lavorativa.

Popolazione in continuo aumento,<br>ma soltanto (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)I cittadini stranieri residenti in città, come mostrano i dati raccolti dagli uffici del Comune,  sono quasi 4.428 e rappresentano il 20,2% della popolazione. L’aumento dei residenti a Bassano è stato determinato in larga parte dalle immigrazioni di stranieri. Nel 2018 si sono iscritte in anagrafe, per immigrazione o per nascita, 582 persone straniere. Nell’ultimo quinquennio il fenomeno degli acquisti di cittadinanza italiana ha registrato numeri importanti: 407 nel 2014, 450 nel 2015, 507 nel 2016, 340 nel 2017 e 256 nel 2018. La ripartizione per età pone in risalto che una grossa fetta dei cittadini stranieri si concentra nella fascia fra 25 e 55 anni. Numerosi sono anche i bambini: un cittadino straniero su cinque non ha ancora compiuto la maggiore età, il che dimostra come sia elevata la tendenza a radicare la propria famiglia nel territorio bassanese. Si fa notare la percentuale femminile superiore a quella maschile, segno che il richiamo prevalente di stranieri è dato dalla necessità di badanti, causata dall’invecchiamento della popolazione. Gli stranieri residenti a Bassano provengono principalmente da Romania (839) e Marocco (464); gli altri paesi di forte immigrazione sono Cina, Moldavia, Macedonia, Albania, Filippine, Ucraina, Ghana con un numero di residenti in città superiore alle 150 persone. Per quanto riguarda le famiglie bassanesi, che nel 2018 ammontano a 19.181, si trovano delle evoluzioni rispetto al passato. La famiglia non è più rappresentata dall’immaginaria coppia con due figli: il numero medio di componenti scende a 2,2; il 40% delle famiglie è composto da persone che vivono da sole, una famiglia su quattro è composta da due persone, mentre solo il 5,5% delle famiglie supera i quattro componenti. Le famiglie con bambini minorenni rappresentano il 22% del totale e quelle con anziani (con almeno 65 anni d’età) sono invece il 38%. Le persone che abitano da sole sono in prevalenza maschi nelle età più giovani, mentre nelle età più avanzate, a partire dai 60 anni, la maggioranza è di sesso femminile.

Altro aspetto del cambiamento della famiglia è dato dal calo dei matrimoni, in particolare quelli religiosi: nel 2011 i matrimoni civili hanno sorpassato di numero quelli religiosi e nel quinquennio 2014-2018 i matrimoni religiosi sono rimasti al di sotto di quelli civili. Nel 2018 sono stati celebrati 157 matrimoni, di cui 100 civili e 57 religiosi. Il regime patrimoniale scelto dalla maggior parte delle coppie è la separazione dei beni: solo una coppia su quattro sceglie la comunione dei beni, confermando l’inversione di tendenza rispetto al passato, situazione verificatasi a partire dagli anni ’90. Al calo dei matrimoni si aggiunge l’aumento delle rotture coniugali: in media si separano oltre 50 coppie e divorziano oltre 40 coppie all’anno. I matrimoni in calo e l’aumento dei figli naturali (ovvero i bambini nati al di fuori del matrimonio) denotano il cambiamento del modello familiare verso le unioni libere. Si tratta di  famiglie che scelgono la convivenza in alternativa al matrimonio. Basti pensare che negli anni ’90 i figli naturali erano il 5%, ed erano figli di “ragazze madri” o di rare coppie conviventi, ora il fenomeno riguarda un nato su tre. I figli naturali hanno raggiunto, nel 2014, il 38,6% e iI 40,8% nel 2017 dei nati vivi denunciati all’Ufficio dello  Stato civile cittadino; questo denota che molte coppie decidono di procreare anche senza il vincolo matrimoniale. La distribuzione dei nati per cittadinanza evidenzia che il 17% sono stranieri (quasi un nato ogni cinque). Se si osservano, invece, i dati delle denunce di nascita fatte allo Stato civile, si trova che addirittura il 33% dei bambini nati nel 2018 hanno almeno un genitore straniero. Del resto sono in aumento i matrimoni tra coppie miste. Queste cifre, uscite dagli uffici comunali, ci raccontano quindi di una tendenza verso il crescente aumento di bassanesi residenti nel territorio comunale, dovuta alla presenza dei migranti. Non ci fossero loro, i bassanesi Doc sarebbero sicuramente di meno.

 

nr. 16 anno XXIV del 27 aprile 2019

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