La città assume il ruolo di punto di riferimento per l'arte giapponese con il programma "Haru no Kaze-Vento di primavera", attraverso una serie di iniziative che coinvolgono anche l'arte.
Sontuosi kimoni, pitture dipinte su carta, alcuni bonsai, ed esempi di origami uniti a rari oggetti di finissima qualità richiamano in modo intenso un affascinante passato nella rassegna espositiva allestita nella chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo. L'evoluzione dell'arte la sottolineano le opere di artisti giapponesi presenti nello spazio della Galleria Primo Piano offrendo uno spaccato di particolare finezza della contemporaneità. Qui si trovano i lavori di Toshiki Camigiou, che sollevano la materia dal cemento alla lievità e leggerezza degli origami.
La raffinata qualità di alcune foto, di fiori e di un volto porta al nome di Accanto Kumi Yamamoto; mentre una sovrapposizione di gioiosi cuoricini e forme piatte poste in rapporto con lo spazio assicura cromatismo e felicità alle opere in tessuto di Shinya Sakurai. Sono di Norio Kajiura le opere scultoree "Ma" (che significa "stanza") ed i lavori a penna nera che sollecitano una sensazione di concentrazione e di rigore formale unito alla fragilità nel rapporto con il bianco della carta; mentre nel seguire Toshiro Yamaguchi, si arriva a composizioni elegantissime di tasselli colorati, appoggiati su supporti lignei, che frammentano la superficie. Gli artisti sono stati invitati ad importanti rassegne internazionali.