NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Manuela Bedeschi
Marco Chiurato

Parco Catullo
Peschiera del Garda
Chiude il 2 giugno 2019

di Maria Lucia Ferraguti

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Manuela Bedeschi<br>
Marco Chiurato

Manuela Bedeschi<br>Marco Chiurato (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il parco Catullo a Riva del Garda diventa il luogo ideale per due artisti vicentini, Manuela Bedeschi e Marco Chiurato, per inventare e reinterpretare utopie, richiami storici e letterari in unione alla natura. Il parco trasferisce la sua qualità alle diverse presenze artistiche che lo arricchiscono. Bedeschi ha visto la possibilità di coinvolgere lo sguardo attraverso gli alberi su una piramide, forma dal “tema illuminista” che vanta radici millenarie. Questa seduce nell’installazione, in ferro verniciata di verde, nel condurre alla conoscenza e alla memoria. Il senso perenne di monumentalità della piramide, dal titolo "Naturalia", acquisita nella grandezza (m. 4 x 4 x 4) che la glorifica, si espande nell’intorno, nella luminosità di un colore brillante che dilata il senso estetico, lo penetra tra il fogliame degli alberi. Entra nel centro tra pieni e vuoti in simbiosi l’energia dell’universo. Bedeschi, artista nata a Vicenza, vive e lavora tra Verona e Bagnolo di Lonigo (Vicenza) e dal 2007 presiede l’Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art. Ha esposto le sue installazioni alla Galleria d’Arte Moderna A. Forti, Palazzo della Ragione e nella Chiesa di San Fermo Maggiore a Verona e a Vicenza, nello Studio Cleto Munari e alla Biblioteca Internazionale ‘La Vigna e nella Chiesa del complesso monumentale di S. Silvestro.

Nel parco Catullo l’installazione di Marco Chiurato ha un tono di ritorno alla classicità; conduce all’unità il nome del poeta Gaio Valerio Catullo (Verona 84 a. C.) e della sua amata Lesbia. A seguire il progetto di Chiurato, un baule contenente la statua in terracotta di Lesbia, partito dall'aeroporto Catullo, colpito da un fulmine, cade fortuitamente nel Parco. Lo testimoniano il paracadute accanto al baule aperto, l’indirizzo del mittente e la scultura femminile in terracotta che giacciono sul verde. L’intento è di ricomporre la storia del legame dei due consegnandolo al nostro tempo. Del ricco curriculum di Chiurato si ricordano: l’esposizione a Praga al Festival dell’Arte Contemporanea nel 2008 e nel 2009 e la collaborazione con artisti noti, quali Cleto Munari, Alessandro Mendini, Wainer Vaccari, Luigi Pellanda, Don Backy.

Manuela Bedeschi<br>Marco Chiurato (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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