E a Solagna la divisione politica fra PdL e Lega è così forte che anche una gara ciclistica può diventare frutto di aspra contesa. Da 33 anni si corre in vallata il "Gran Premio Comunità Montana del Brenta", una manifestazione ciclistica riservata alla categoria allievi ed organizzata dall'UC2000, presieduto da Nicola Argesi, divisa in otto prove che toccano tutti i paesi della Valbrenta da Campolongo a Pove, a San Nazario, a Cismon, a Solagna, a Valstagna, inframezzati dalla cronoscalata fino ad Enego, con conclusione in Viale dei Martiri a Bassano. Ebbene quest'anno Solagna ha detto no all'esborso del contributo richiesto dalla dirigenza per cui questa tappa pareva dovesse saltare. La politica ci ha messo lo zampino ed il PdL ha trovato disponibili categorie economiche e privati i quali, tutti assieme, hanno garantito lo svolgimento della manifestazione.
Il no alla richiesta di contributo per questa storica iniziativa, è approdato anche sui banchi del Consiglio comunale con il nuovo gruppo del PdL che, per bocca di Chiara Secco, ha stigmatizzato la decisione della Giunta. Per l'occasione è stata costituita, dal Popolo della Libertà del paese "La vera Solagna per lo sport", un'istituzione sorta per raccogliere fondi e volontari in grado di permettere lo svolgimento della gara. Alle premiazioni, a significare l'appoggio al PdL solagnese, sono arrivati, assieme ai consiglieri comunali del gruppo, ora all'opposizione, l'assessore regionale Elena Donazzan e il vicepresidente della Provincia di Vicenza, Dino Secco, che abita a Solagna.
«Questa manifestazione- ha sottolineato l'assessore Donazzan- è una consuetudine da decenni per Solagna e per i paesi della Comunità Montana del Brenta e, per la prima volta, l'amministrazione comunale ha negato il proprio appoggio organizzativo ed economico, adducendo difficoltà finanziarie».
«Un plauso- ha aggiunto- va quindi al gruppo "La vera Solagna per lo sport" che, profondamente convinto del positivo effetto sul territorio di qualsiasi avvenimento sportivo ed in special modo nei confronti dei giovani, si è impegnato, sobbarcandosi anche parte dei costi, perché questa tradizione non andasse a morire, assieme a commercianti, artigiani, esercenti ed ai sempre generosi componenti della Protezione civile, degli Alpini, della Pro loco, del Gruppo ecologico ed ai volontari in generale».
«Abbiamo assistito alla festa del PdL - ci spiega il vicesindaco Roberto Ferracin - e mi fa piacere che tante autorità siano arrivate a Solagna. A loro chiederemo un aiuto per far quadrare i conti del Comune».
«Noi non abbiamo fatto alcuna polemica - chiarisce - sono stati altri a farla. Il motivo per cui non è stato concesso il contributo richiesto è stato spiegato ampiamente dal sindaco in Consiglio comunale. Inizialmente ci erano stati domandati 800 euro per la manifestazione e, dopo qualche settimana, sono diventati 1600 perché la Comunità montana non era in grado di intervenire economicamente. Con il bilancio che abbiamo non potevamo certo permetterci di sborsare una cifra del genere» .
«Il sindaco è uno sportivo e non soltanto un appassionato di calcio - aggiunge il vicesindaco - e s'è detto dispiaciuto del fatto di non poter mettere a disposizione la somma richiesta, ma d'altro canto con quella cifra, per una manifestazione che dura un paio d'ore, si possono organizzare decine di iniziative a favore della comunità di Solagna».
«Sono usciti dei manifesti, a firma del PdL di Solagna, dove si ringraziano tutti fuorché il Comune - sottolinea Ferracin - e nonostante questi abbia dato il proprio patrocinio gratuito ed abbia concesso tutti i permessi per lo svolgimento della gara utilizzando il proprio personale, dal vigile urbano al responsabile dell'ufficio tecnico, ad altri. Forse si poteva fare qualcosa di più, ma abbiamo dei grossi problemi da risolvere a livello finanziario. C'è, ad esempio, la necessità di mettere in sicurezza le scuole elementari e, al riguardo, dobbiamo acquistare un piccolo ascensore per permettere ad un alunno di accedere alle aule con la carrozzina. Vede, noi abbiamo quotidianamente persone che bussano alle porte del Comune e piange il cuore, a volte, non poter rispondere come si vorrebbe, ma con il bilancio che abbiamo si deve stare molto attenti».
nr. 22 anno XV del 12 giugno 2010